27/08/2017

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La maggior parte delle persone ha sentito parlare i osteoporosi. Le numerose campagne educazionali sono riuscite a comunicare che si tratta di una condizione caratterizzata da riduzione della massa dell'osso e da alterazioni della sua struttura. In tale parte , il processo è naturale (osteoporosi fisiologica) e legato al passare degli anni. Quando è troppo accentuato diventa patologico, a ogni età. Negli anziani le ossa tendono a diventare porose, più fragili e soggette a maggiore rischio di fratture. In alcuni casi l'osteoporosi deriva dalla presenza di altre malattie (osteoporosi secondaria) o dalla necessità di assumere farmaci che possono avere come effetto indesiderato proprio la rarefazione ossea ( osteoporosi iatrogena) . Le donne dopo la menopausa sono a particolare rischio a causa della diminuzione dei livelli di estrogeni nel sangue ( osteoporosi post- menopausale). Per fortuna, oggi sono disponibili diversi metodi diagnostici per capire in quali condizioni versa lo scheletro, la struttura portante che sostiene il nostro organismo e che, insieme ai muscoli ci permette i movimenti. Inoltre, esistono varie strategie sia di prevenzione sia terapeutiche per mantenere le ossa sane ed entro limiti accettabili di solidità, in modo da non andare incontro a fratture. Rompersi un osso infatti, non solo è molto doloroso e richiede un tempo discreto o lungo per guarire, può davvero compromettere la vita di una persona, soprattutto quando è anziana, impedendo lo svolgimento delle normali attività e facendo precipitare una situazione spesso già delicata. ra i servizi che possiamo proporre alla nostra clientela c'è anche l'ULTRASONOMETRIA CALCAGNARE, in sigla QUS ( ultrasonometria ossea quantitativa) o DENSITOMETRIA OSSEA A ULTRASUONI. Si tratta di un esame veloce, indolore e asssolutamente non invasivo per monitorare lo stato delle ossa anche in fasce di popolazione che si possono trascurare perchè non considerate particolarmente a rischio. Può risultare utile, per esempio, per individuare ragazzini sottopeso (soprattutto ragazzine) che, a causa di una dieta squilibrata e insufficiente in calorie, calcio e vitamina D, possono avere già uno scheletro da individui sessantenni.


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